lunedì 15 aprile 2013

La Mano Infernale, la recensione

Regia: Lorenzo Buscaino
Cast: Eros Bosi, Lorenzo Acquafredda, Annalisa Mancuso, Mauro Pietrini, Andrea Buscaino, Carlo Buscaino
Durata: 1h 01m
Anno: 2012

La storia, ispirata al racconto La Zampa di Scimmia di William Wymark Jacobs, è quella di Sebatian, un povero sfigato che non riesce a combinare niente di buono nella vita. Un giorno, licenziato dall’unico lavoro che era riuscito a trovare in tre mesi, decide di fare un giro con il suo cane. Arrivato nei pressi di un bosco il giovane scopre una cosa destinata a cambiare per sempre la sua vita.

Per la serie “Riceviamo e Volentieri Pubblichiamo”, un po’ di tempo fa è stato sottoposto all'attenzione della  redazione di Cinedelia (composta solo ed esclusivamente dal sottoscritto) La Mano Infernale. Cos’è? Una pellicola indipendente realizzata da un gruppo di ragazzi appassionati di quel cinema che ci piace parecchio (un indizio: non sono le commedie romantiche).

La redazione di Cinedelia (che se non l’avete capito è composta solo ed esclusivamente dal sottoscritto) va matta per questo tipo di cose, in molti casi in grado di superare per passione e voglia di fare i maggiori blockbuster presenti in sala. 
L’importante è approcciarsi nei confronti di tali opere nella maniera giusta, nel senso che mentre le si guarda bisogna tenere sempre tenere presente che si tratta di un prodotto amatoriale, realizzato con moltissima voglia di fare e pochi mezzi a disposizione.



Il regista Lorenzo Buscaino ha fatto proprio questo, dando vita ad un’opera relativamente lunga che si guarda con il sorriso stampato sul volto, a tal punto che una volta arrivati i titoli di coda (sulle note dei Rammstein) non ci si ritrova a dire cose tipo “Eh ma quell’effetto speciale lì era proprio bruto!” o “Ma che sono questi dialoghi?”. Niente di tutto questo, anzi durante la visione l’unico pensiero costante è piuttosto “Bravi ragazzi, continuate così!”.

Il motivo è semplice: pur essendo per certi versi ingenuo e arrangiato, La Mano Infernale presenta più di un punto a suo favore, come ad esempio alcune scelte registiche azzeccate e un uso della colonna sonora e del suono decisamente efficace (sicuramente una delle caratteristiche migliori del film). Ma la cosa principale è che si tratta di una pellicola fatto con il cuore e, come già detto, con molta passione. 

Personalmente non vedo l’ora di poter vedere qualche altra pellicola realizzata da questo gruppo di ragazzi, perché a loro modo rappresentano tutto ciò che di buono può fare il cinema.


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